Amore, Morte, Leopardi, Pasolini e Te.
Questa sera vi porto una poesia scritta ad inizio dicembre, di notte, e mai inviata a nessuno.
Amore, Morte, Leopardi, Pasolini e Te:
E la domenica è una tragedia greca
Un sogno dal quale mi voglio svegliare
Il pensarti mi lacera l'anima
E ogni volta penso di averti dimenticata
E ogni volta la tua bella faccia mi sputa
Sulla felicità del cuore
Sei la persona che più odio
E se odio vuol dire voler morto
Ti vorrei morta, ma con me
Vorrei che sul letto d'ospedale
Al mio fianco
Ci sia tu
Vorrei che l'ultima sigaretta
La possiamo condividere
Perché poi te manco fumi
Ma pur di non lasciarmi solo
offriresti i tuoi polmoni alla malattia
Come io offro il mio cuore a te
La mia più grande malattia
Tu sei il mio tumore al cuore
Benigno o maligno lo diranno i posteri
Lo dirà chi leggerà le mie poesie
Nelle antologie impolverate
In qualche mercatino dell'usato
In qualche frase condivisa da bambine
Che non contestualizzano mai
Ciò che leggono
E anche una frase del Leopardi
Sembra un inno alla gioia
Che poi usciamo dagli schemi
Leopardi non fu triste quanto si pensa
Leopardi odiando la natura
Cantando la natura
Professa il suo amore
La sua felicità
La sua soddisfazione
Pasolini anche morì d'amore
Non potendo porre freni
Ai bisogni del cuore
E se mi dicessero che c'è una cura
Al provare amore per te
Andrei in overdose
Ma ti bacerei.
Amore, Morte, Leopardi, Pasolini e Te:
E la domenica è una tragedia greca
Un sogno dal quale mi voglio svegliare
Il pensarti mi lacera l'anima
E ogni volta penso di averti dimenticata
E ogni volta la tua bella faccia mi sputa
Sulla felicità del cuore
Sei la persona che più odio
E se odio vuol dire voler morto
Ti vorrei morta, ma con me
Vorrei che sul letto d'ospedale
Al mio fianco
Ci sia tu
Vorrei che l'ultima sigaretta
La possiamo condividere
Perché poi te manco fumi
Ma pur di non lasciarmi solo
offriresti i tuoi polmoni alla malattia
Come io offro il mio cuore a te
La mia più grande malattia
Tu sei il mio tumore al cuore
Benigno o maligno lo diranno i posteri
Lo dirà chi leggerà le mie poesie
Nelle antologie impolverate
In qualche mercatino dell'usato
In qualche frase condivisa da bambine
Che non contestualizzano mai
Ciò che leggono
E anche una frase del Leopardi
Sembra un inno alla gioia
Che poi usciamo dagli schemi
Leopardi non fu triste quanto si pensa
Leopardi odiando la natura
Cantando la natura
Professa il suo amore
La sua felicità
La sua soddisfazione
Pasolini anche morì d'amore
Non potendo porre freni
Ai bisogni del cuore
E se mi dicessero che c'è una cura
Al provare amore per te
Andrei in overdose
Ma ti bacerei.
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Ci vediamo nei prossimi giorni con qualcosa di nuovo!
Volendo potete anche offrirmi un caffé virtuale tramite Paypal.
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